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Raccolta fondi associazioni sportive

RACCOLTA FONDI ASSOCIAZIONI SPORTIVE

COME GESTIRE LE ENTRATE DELLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE

In questo articolo andiamo a vedere in dettaglio le modalità di raccolta fondi per le associazioni sportive dilettantistiche e le agevolazioni e i crediti di imposta per i soggetti erogatori.

MODALITÀ DI RACCOLTA FONDI PER LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE

Pubblicità e sponsorizzazioni

Tra le principali fonti di finanziamento delle ASD vi sono le somme percepite per pubblicità e sponsorizzazioni.
Alla base c’è un accordo: un soggetto esterno per avere notorietà pubblica eroga denaro o beni in natura all’ASD che, a sua volta, si impegna ad effettuare determinate prestazioni (pubblicità o sponsorizzazione).
È importante che tali prestazioni siano adeguatamente documentate: oltre a contratto e fattura, occorre dimostrare la loro effettiva esistenza.
Queste erogazioni costituiscono per la ASD dei corrispettivi, cioè rientrano nell’ambito delle attività commerciali e sono quindi soggette a tassazione sulla base del regime fiscale scelto.
Devono essere sempre fatturate.
Per il soggetto (impresa) che eroga le somme alla ASD, queste sono considerate per un importo annuo non superiore a 200.000 euro e alle seguenti condizioni

  • i corrispettivi devono essere destinati necessariamente alla promozione dell’immagine o dei prodotti dell’impresa;
  • l’ASD deve aver svolto, a fronte del pagamento, una specifica attività di sponsorizzazione/pubblicità che dev’essere riscontrabile.

Proventi da raccolta fondi

A determinate condizioni, tuttavia, i proventi occasionali e saltuari derivanti dalla raccolta fondi non concorrono a formare il reddito delle associazioni sportive:

  • l’ASD deve aver optato per il regime agevolato previsto dalla legge 398/1991;
  • i proventi devono essere percepiti nello svolgimento di un’attività commerciale connessa allo scopo dell’associazione (cioè strutturalmente funzionale alla manifestazione sportiva e resa in concomitanza con il suo svolgimento);
  • entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, deve essere redatto un apposito rendiconto dal quale devono risultare, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna manifestazione nell’ambito della quale vengono realizzati questi proventi.

Sono previsti, però, dei limiti per usufruire dell’agevolazione:
fino a due eventi all’anno e
per un importo annuo massimo di 51.645,69 euro.
In questo limite rientrano non solo le somme percepite per sponsorizzazioni/pubblicità, ma tutti i proventi da attività commerciali connesse agli scopi istituzionali o da raccolte pubbliche di fondi.
In caso di superamento dei limiti, le somme percepite costituiscono reddito solo per:

  • la parte eccedente l’importo di 51.645,69 euro;
  • la parte conseguita oltre l’ambito dei due eventi all’anno.

Le ASD possono dare vita a una raccolta pubblica di fondi in occasione, ad esempio, di celebrazioni particolari o ricorrenze.
I fondi raccolti a seguito di raccolte pubbliche non concorrono alla formazione del reddito e non sono soggetti ad Iva.
Le condizioni richieste per usufruire di tale agevolazione sono:

  • deve essere una raccolta pubblica (rivolta, quindi, alla generalità dei soggetti);
  • deve essere occasionale (non esiste una definizione specifica di “occasionalità” per cui occorre valutare caso per caso);
  • deve essere organizzata in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione;
  • qualora vengano scambiati i beni o servizi, questi devono essere di modico valore, cioè simbolico e finalizzato a sovvenzionare l’ASD con denaro.

Cinque per mille

Si tratta della somma – che corrisponde a una quota pari al cinque per mille dell’IRPEF – che i contribuenti possono destinare, tra gli altri, alle ASD, indicando l’associazione beneficiaria nella propria dichiarazione dei redditi.
Le associazioni sportive dilettantistiche possono accedere al 5 per mille se:

  • nell’organizzazione è presente il settore giovanile;
  • sono affiliate a una Federazione sportiva nazionale o a una disciplina sportiva 
  • associata o a un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI.
  • L’ASD deve svolgere, inoltre, una delle seguenti attività:
  • avviamento e formazione allo sport dei giovani di almeno 18 anni;
  • avviamento alla pratica sportiva in favore di persone di almeno 60 anni;
  • avviamento alla pratica sportiva nei confronti di persone svantaggiate in ragione delle condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari.

Entrate da erogazioni liberali

Un’altra forma di raccolta fondi per le associazioni sportive possono essere le erogazioni liberali.
L’importo delle erogazioni liberali deve essere effettuato in modalità tracciabile qualora superi l’importo di Euro 1.000,00.

AGEVOLAZIONI E CREDITI DI IMPOSTA PER SOGGETTI EROGATORI

Credito d’imposta per investimenti pubblicitari

Al fine di sostenere gli operatori del settore sportivo interessati dalle misure restrittive causa Covid-19, per il 2022 è stato prorogato il credito d’imposta concesso ai lavoratori autonomi, alle imprese e agli enti non commerciali che effettuano investimenti pubblicitari, comprese le sponsorizzazioni, di importo complessivo non inferiore a 10.000 euro in favore di società ed associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro CONI.
Il credito d’imposta:

  • è pari al 50% degli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022,
  • è utilizzabile esclusivamente in compensazione.

Dalla presente agevolazione sono escluse le associazioni sportive dilettantistiche che hanno aderito alla Legge n. 398/1991 (regime semplificato).

Sport Bonus

Nella Legge di Stabilità approvata a dicembre 2021 è presente l’estensione al 2022 del credito d’imposta per le erogazioni liberali a favore di interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche.
Stiamo parlando dello Sport bonus, il tax credit al 65% previsto dalla Legge di Bilancio 2019 per:

  • le persone fisiche e gli enti non commerciali (per i quali il credito d’imposta non può eccedere il 20% del reddito imponibile);
  • i soggetti titolari di reddito d’impresa (per i quali, invece, il limite è fissato nel 10 per mille dei ricavi annui).

Il credito d’imposta spetta nei casi in cui la donazione sia stata effettuata nei confronti del proprietario dell’impianto (oppure dei soggetti che lo detengono in concessione o in altro tipo di affidamento) e a condizione che le nuove strutture da realizzare siano pubbliche.

Erogazioni liberali

Ai sensi dell’Art. 15, comma 1, lett. i-ter), del TUIR, dall’imposta lorda si detrae un importo, pari al 19 per cento, delle erogazioni liberali in denaro effettuate da parte delle persone fisiche in favore delle società ed associazioni sportive dilettantistiche.
Per società sportive dilettantistiche e relative associazioni, destinatarie delle suddette erogazioni, si intendono:

  • CONI;
  • federazioni sportive nazionali;
  • enti di promozione sportiva;
  • qualunque altro soggetto, comunque denominato, che persegua finalità sportive dilettantistiche e che sia riconosciuto da uno degli Organismi citati (Circolare 08.03.2000 n. 43, paragrafo 5).

Ai fini della detrazione, la società/associazione sportiva dilettantistica deve indicare nella denominazione sociale la finalità sportiva e la ragione o la denominazione sociale dilettantistica come stabilito dalla Circolare 22.04.2003 n. 21/E, paragrafo 1.1.
La detrazione non spetta per le eventuali quote associative corrisposte.
La detrazione è calcolata su un importo non superiore a euro 1.500.

Dall’anno 2020, la detrazione dall’imposta lorda per le erogazioni liberali in denaro effettuate a favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino ad euro 120.000; in caso di superamento del predetto limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari ad euro 240.000.
Devono essere comprese nell’importo anche le spese indicate nella CU 2021 (punti da 341 a 352) con il codice 21.

Modalità di pagamento

Risultano analoghe le modalità di pagamento rispetto a quanto stabilito per le Onlus, APS e ODV.
L’erogazione deve essere quindi effettuata tramite versamento bancario o postale nonché tramite sistemi di pagamento previsti dall’art. 23 del d.lgs. n. 241 del 1997 (carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari). La detrazione non spetta per le erogazioni effettuate in contanti. 

Detrazione del 19% per spese sportive

Dal 2007 i contribuenti hanno la possibilità di detrarre il 19% delle spese sostenute per l’iscrizione annuale e l’abbonamento ad associazioni sportive.
Le spese riguardano ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni.
L’ammontare massimo dell’importo detraibile è pari a 210 euro per ogni ragazzo.
Per usufruire della detrazione è necessario che la spesa sia certificata da bollettino bancario o postale, da fattura, da ricevuta o da quietanza di pagamento rilasciata dall’associazione con l’indicazione:

  • della denominazione dell’associazione e della sede legale;
  • della causale del pagamento;
  • dell’attività sportiva esercitata;
  • dell’importo corrisposto per la prestazione resa;
  • dei dati anagrafici del praticante l’attività sportiva;
  • del codice fiscale di chi effettua il pagamento.

Altre detrazioni per erogazioni liberali

Per incentivare questo mezzo di finanziamento, le norme prevedono agevolazioni fiscali a favore di coloro che eseguono la donazione.
Le agevolazioni si differenziano a seconda che l’ASD sia una ONLUS oppure no.
Se l’ASD è qualificata come ONLUS, esistono agevolazioni fiscali di diverso tipo (vedi dettaglio).

Per ulteriori informazioni potete contattare il nostro studio, oppure rivolgervi direttamente all’Agenzia delle Entrate.

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